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LA RES PVBLICA
I HS
XVI IUNIVS DXCVIII AVC
SEDICESIMO GIORNO PRIMA DELLE CALENDE DI QUINTILIS

PARTITA LA CAMPAGNA IN BRITANNIA
G. G. CESARE ALLA VOLTA DI KENT
MOBILITATE CINQVE LEGIONI E DVEMILA CAVALIERI
NVOVO PONTE SVL RENO
Sono appena giunte le notizie dell’ultimo capolavoro della tecnologia architettonica romana. Le nostre legioni in Gallia sono riuscite a costruire un ponte di legno sul fiume Reno nel tempo record di appena dieci giorni. Il ponte, lungo poco più di due stadi e mezzo e largo due passi e mezzo, ha rappresentato una grande sfida ingegneristica sia per la larghezza del fiume e la forza della sua corrente sia per l’assenza di alcun ausilio tecnico già in partenza. I legionari hanno usato esclusivamente il legno della foresta circostante, non solo per la struttura ma anche per le gru necessarie al fine di completarlo in un tempo ragionevolmente breve. Certamente è un opera costruita per scopi bellici e non definitiva in opus caementitium ma si può ritenere l’ennesimo successo di ingegneria e architettura romana che i barbari non riusciranno mai a eguagliare.

                                                                   
Una nuova importante tappa nella guerra gallica: Di poche ore fa è la decisione del Proconsole G. G. Cesare di partire da Roma alla conquista dei territori britannici via mare. Come affermato dallo stesso Cesare la decisione è stata presa per "scoraggiare i britanni nel dare continuo 
supporto alle popolazioni galliche che già da tempo i nostri legionari combattono.
Data la mancanza di informazioni su questi luoghi era stato inviato qualche mese fa un tribuno -Gaio Voluseno- ad esplorare la costa. Con il suo ritorno è potuta iniziare la preparazione della campagna: La flotta è 
Data la mancanza di informazioni su quei luoghi era stato inviato qualche mese fa un tribuno -G. Voluseno- ad esplorare la costa. Con il suo ritorno si è potuto iniziare a preparare la campagna nei minimi dettagli: La flotta è stata radunata a Portus Itius, ottanta navi atte a trasportare 
le cinque legioni e una dozzina di navi da guerra per la cavalleria. Ieri le prime imbarcazioni hanno lasciato la Piccardia. L'obiettivo è di sbarcare a Kent in qualche settimana. Ovviamente Cesare è in testa alle sue legioni.
I HS
XVI-IVNIVS-DCXCVIII AVC
Sedicesimo giorno prima delle calende di Qvintilis
INTERVISTA ESCLUSIVA A MARCO TULLIO CICERONE
D: Gaio Giulio Cesare ha indetto una nuova campagna contro i Britanni. Che ne pensa di questa iniziativa del proconsole e del conflitto che dura da ormai tre anni in Gallia? 
MTC: Essendo stata la campagna in Gallia sino ad ora vittoriosa, poiché io nutro rispetto nei confronti della persona del proconsole Gaio Giulio Cesare, considerandolo un individuo ingegnoso, colto, previdente e diligente in battaglia tanto quanto in carattere, ritengo che egli abbia dimostrato una particolare brillantezza, per quanto io consideri ulteriori guerre e conflitti ai confini come all’interno della res publica nocivi allo Stato, dato che giudico di primaria importanza l’interesse di quest’ulimo, mentre al contrario condanno coloro che provvedono ad accrescere il proprio dominio, danneggiando quindi il bene comune dei civites e ponendo un grande pericolo per la res publica, in ambito militare. 
D: Perché, quali sono i suoi dubbi? 
MTC: Poiché vi sono condizioni purtroppo favorevoli per trasformare la libera res publica in regnum, sull’onda delle strabilianti vittorie in campo militare, e dal momento che Cesare, nel caso in cui vincesse la campagna, si troverebbe tra le mani un potere che potrebbe minacciare quello del Senato, considero importante fare attenzione e difendere quindi lo Stato repubblicano. 
D: Cosa si aspetta in futuro, della repubblica? 
MTC: Considerando gli eventi attuali, sottolineando la grande influenza che il proconsole Cesare e il console Pompeo stanno acquisendo, ritengo che potrebbero esservi dei tentativi di rovesciamento del Senato, dai quali mi dissocio e mi dissocerò fortemente, in quanto io giudico l’attuale forma di governo la migliore.
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